Startup innovativa italiana DriWe supporta gruppo tedesco Wermuth per progetto green energy&mobility in Vaticano

Papa Francesco girerà in auto elettrica. Il Papa l’ha infatti ricevuta con piacere in omaggio per il suo ottantesimo compleanno da parte del gruppo tedesco Wermuth Asset Management GmbH, con…

Papa Francesco girerà in auto elettrica. Il Papa l’ha infatti ricevuta con piacere in omaggio per il suo ottantesimo compleanno da parte del gruppo tedesco Wermuth Asset Management GmbH, con la collaborazione in Italia del partner tecnico DriWe Srl, start up innovativa operante nella mobilità elettrica..

“Il fatto che il Papa inizi ad utilizzare un’auto 100% elettrica è una grande notizia per il mondo. Definisce un esempio da seguire per altri capi di stato e per tutti nel mondo intero.” Afferma l’ideatore e promotore del progetto Jochen Wermuth, CEO del gruppo tedesco.

L’obiettivo conclamato di produrre uno studio di fattibilità per portare il Vaticano ad essere il primo stato al mondo alimentato completamente da energie rinnovabili e che utilizzi una mobilità al 100% elettrica sembra davvero realizzabile nel breve tempo; “Onorati di aver potuto contribuire a questa brillante iniziativa alla quale potrebbe seguire quella di una conversione elettrica della flotta di veicoli della Santa Sede”, precisa Luca Secco, CEO di DriWe. L’auto elettrica è dotata di un pannello fotovoltaico per tenere l’abitacolo fresco durante la sosta e caricabile attraverso una colonnina intelligente, gestibile da smartphone, che permetterà di fare il pieno in circa un’ora, il tempo di una messa

Benedetto XVI ha già inoltre fatto installare sul tetto dell’Aula delle udienze progettata dall’architetto Nervi 2.400 moduli fotovoltaici che producono quanto basterebbe per coprire il fabbisogno energetico di un centinaio di famiglie.

Questi interventi non presentano solo vantaggi di ordine esclusivamente morale, bensì costituiscono benefici anche di tipo economico e ambientale per il mondo intero.

Una prospettiva perfettamente in linea con la Laudato sì, l’enciclica in cui il Papa ha scritto che “è diventato urgente e impellente lo sviluppo di politiche affinché nei prossimi anni l’emissione di anidride carbonica e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente, ad esempio sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile”.